Oggi porto alla vostra attenzione alcuni proverbi, provenienti dalla sapiente raccolta del Dott. Vittorino Belluzzi, intitolata “Proverbi Poggesi” (Editoriale Sometti ©2005). “I proverbi, nella loro perentoria essenzialità, forniscono un’interpretazione del reale o, ancora di più, aprono squarci sul mistero che circonda e permea la vita degli uomini, forse per razionalizzarlo o per esorcizzare la potenzialità negativa.” I proverbi, dunque, racchiudono saggezza ed esperienza; ecco quindi alcuni di questi, noti a noi poggesi, che si sentono più frequentemente. Fanno parte di un patrimonio che è bene non vada disperso e che rimanga nella memoria, a disposizione dei posteri.
I proverbi sono scritti in dialetto, ma sono provvisti di traduzione letterale e spiegazione, per una migliore comprensione di essi.
Proverbi Poggesi
– Cör cuntent, al ciel l’aiüta.
Cuor contento il cielo l’aiuta.
La serenità rende la vita e le cose più facili.
-Dio al manda al fréd second i pagn.
Dio manda il freddo secondo i vestiti.
Dio manda le prove della vita a seconda delle capacità di sopportazione di ognuno.
-An l’è minga bèl quél ch’è bèl, ma l’è bèl quél ch’a piàs
Non è bello quello che è bello, ma è bello ciò che piace.
A ognuno i propri gusti.
-Mansarina nöa la spasa ben in cà.
La scopa nuova spazza bene la casa.
Si riferisce a quelle spose che appena arrivano nella casa del marito si danno da fare per farsi apprezzare, salvo poi a rallentare fino ad un normale lavoro quotidiano.
-Brüt in fasa, bel in piasa.
Brutto in fasce, bello in piazza, – cioè da grande.
Era detto per consolare qualche madre per la bruttezza di un neonato. In verità da un brutto bambino può sortire un bel ragazzo e viceversa, come può darsi che uno rimanga brutto e uno bello rimanga bello.
-Al pü bòn di ròs / l’à bütà so mama in dal pòs.
Il più buono dei rossi – di capelli – ha buttato sua mamma nel pozzo.
Era credenza popolare che chi aveva i capelli rossi fosse di animo cattivo ( il che non è vero).
-L’è come cavar un pèl a n’asan.
E’ come togliere un pelo ad un asino.
Si dice di chi, spendendo del denaro, non intacca minimamente il suo capitale.
Lascia un commento!