In occasione della manifestazione che si terrà il 6 Novembre a Dragoncello, in ricordo dei Paracadutisti caduti, vi propongo oggi la famosissima poesia della poetessa poggese Lia Pinotti, definita la “musa dei Parà Padani” dal noto autore di molti libri sul paracadutismo, Nino Arena, dopo aver letto e molto apprezzato i testi della scrittrice. E’ intitolata Primavera 1945, Operazione Herring e descrive, con minuzia di particolari, l’operazione di infiltrazione e sabotaggio effettuata tra la notte del 20 Aprile al 23 aprile 1945 dalle forze alleate e cobelligeranti nell’Italia Settentrionale.
Molti paracadutisti, nel leggere questa poesia, hanno creduto che Lia fosse a sua volta paracadutista, tanto era perfetta la resa delle sensazioni e delle emozioni sulla carta. Questa poesia verrà letta da Carlo Alberto Ferrari nella manifestazione che si terrà questo Sabato mattina a Dragoncello.
G.Carlo Borsari ha commentato così lo scritto che oggi vi presento.
Primavera 1945, Operazione Herring , ritengo che sia da evidenziare per il tema che ha riguardato lo storico aviolancio di paracadutisti italiani nell’Aprile del 1945 sul finire del 2° conflitto mondiale. Proprio in località “Cà Bruciata” di Dragoncello, si è svolto il più sanguinoso scontro dei Paracadutisti della Centuria “Nembo” con il nemico tedesco in ritirata. In seguito, a fianco del fabbricato ove si erano rifugiati i nostri paracadutisti, è stato eretto un Cippo ricordo ed in centro a Dragoncello è stata eratta un’ara a ricordo di tutti i caduti per la patria, con lo scoprimento di una lapide per ricordare la storica operazione.
Nella poesia la Pinotti descrive l’ambiente della zona di atterraggio “calma e terribile”, dopo che da un “gigantesco oblò” sono stati scaricati “munizioni e uomini”, in “una primavera senza profumo di primule”, tra “i rintocchi inconfondibili dei terribili sibili di guerra a pochi passi dal nemico”.
Molti reduci di quella rischiosissima operazione di guerra, alla lettura di questa poesia, si sono commossi, rivivendo mentalmente quei terribili momenti.
Primavera 1945
Operazione Herring
Calava la sera nella pianura
calma e terribile,
la luna all’orizzonte
saliva
tutto è percorso da un brivido
l’oscurità ospita il vento
il cielo a tratti
sembra schiudersi
in piccoli chiarori
un gigantesco oblò
scarica munizioni
e uomini
dal coraggio indòmito
le forme della notte
vanno e vengono
è una Primavera
senza profumo di primule
solo i rintocchi
inconfondibili
dei terribili sibili di guerra
e gli uomini
coraggiosi e smarriti
con lo spirito fremente
si lasciano cadere
come gocce di rugiada
su un letto di verde trifoglio
a pochi passi dal nemico
è una veglia
senza riposo
nell’affrontare gli ideali
a tradimento
come aquiloni
senza colori
cedono
alla raffica di mitra
e ora,
quei giovani arditi
dormono il sonno eterno
là tra i campi
odorosi di fieno,
e da un cippo
per non dimenticare.
Lia Pinotti
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