Per la rubrica Mercoledì Culturale oggi vi propongo la bellissima poesia “La notte dell’aquila” della scrittrice poggese Lia Pinotti. L’autrice presenta così la sua composizione in versi:
“E’ una poesia che nasce da una realtà metropolitana. Avrei potuto farne un articolo per qualche giornale, ma in versi esprime una spiccata sensibilità, che va a sottolineare le condizioni di una società che purtroppo vive la notte in modo estremo, con conseguenze a volte molto tragiche. Forse un disagio?.. O forse una voglia di correre frettolosamente… verso dove?”
La notte dell’aquila
La sera s’allarga
nella notte senza riposo,
alberghi a ore
conducono
al ricambio dell’insidia
strade semideserte
avvinghiate
a barattoli
ripieni di fango e siringhe
la danza delle vie notturne
è legata
al sogno delle stelle,
ancora il cielo
copre sottili vene
aperte
al dolore dell’assenza
il vuoto dentro il vuoto
il gioco
è strategia di scacchi
il grido della sirena
raccoglie briciole
di pane raffermo
un cumulo di immagini
infrante nel malessere
che fa chinare la testa
a giovani aquile,
rimpiange
la festa della Messa
feroci artigli
che la notte vende
a deboli fantasmi
il buio
schiarisce la giovane aurora
Lia Pinotti
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