pidrus

Oggi voglio presentarvi la curiosa storia della nascita del Pidrüs (Chiavicus Verrarae Sylvestralis), l’animale di fantasia, che è diventato l’icona simbolo del Bestiario Podiense e di alcune manifestazioni poggesi. La breve narrazione è frutto della rigogliosa fantasia di uno dei creatori del Bestiario, Mario Setti, ed è tratta dalla pagina di Wikipedia relativa al nostro paese.
“[…] Avanti per la strada verso Segonda, ad un centinaio di metri dal fondo La Vrèra (La “Verrara”), esiste sotto la strada un’antichissima chiavica a servizio di un canale. Narra la leggenda, che nella chiavica trovò rifugio una scrofa pregna, sfuggita al legittimo proprietario mentre la pascolava.

Era talmente impensato il nascondiglio occupato dalla scrofa, che il proprietario non riuscì più a trovarla. Pur non avendo prove concrete, era certo che i suoi odiati vicini l’avessero catturata ed occultata e, affinché non potessero godere nulla di lei e dei nascituri suinetti, chiese a san Simeone, al quale era particolarmente devoto, di trasformare la scrofa in un mostro orrendo. Egli si sarebbe sdebitato portando, tutte le prime domeniche del mese, un grosso cero sull’altare a lui dedicato. I compaesani avevano saputo della sparizione e della maledizione e reputando che, sicuramente, la scrofa avesse trovato un altro accogliente porcile, deridevano nascostamente l’ex-proprietario. Una sera, mentre tornava a casa dopo un convegno galante, extramatrimoniale, una delle persone che maggiormente derideva chi aveva perduto la scrofa, transitando sopra la chiavica udì un urlo bestiale. Davanti gli si parò davanti una orrenda bestia che aveva una grossa testa suina quasi appoggiata a terra, gambe corte, avanzamento lento ed un corpo quasi gelatinoso irto di setole. Seguivano il mostro altri nove piccoli mostri d’aspetto identico. Non morì dalla paura, quella persona: i capelli, però, gli divennero bianchi da corvini che erano, e divenne balbuziente. La prima domenica d’ogni mese, nello stesso momento in cui l’ex proprietario della scrofa accendeva in chiesa il cero a San Simeone, la persona cui erano diventati bianchi i capelli diventava momentaneamente cieco e gli uscivano fiotti di sangue dalla bocca. La bestia orrenda non era altro che il primo Pidrüs della storia che, ancor oggi, si narra “al Pòs”. ”

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