Passeggiata archeologica a Poggio Rusco
In questi giorni a Mantova ferve un nutrito dibattito sul mantenimento dell’attuale struttura che copre i mosaici di epoca romana in piazza Sordello, oppure sul suo abbattimento per il decoro artistico della città. Non si entra nel merito dell’ardua questione, se mai il pensiero va a un’altra passeggiata o meglio a un “transito archeologico” alle porte della cittadina di Poggio Rusco. Il turista proveniente da San Giacomo delle Segnate e che si prepara ad affrontare la svolta del Cantone, una curva più o meno ad angolo retto, passando dinnanzi al grande cantiere situato nell’area di corte Cantone, trova una grande sorpresa. Guardando alla sua sinistra ha l’impressione di trovarsi all’ombra delle piramidi d’Egitto: quelle di Cheope, Chefren e Micerino. Immense montagne di rottami di cotto in stand-by, pronte per essere trasportate e impiegate altrove. Però questa visione che gli annuncia chissà quali altri siti archeologici da visitare nella zona, comincia a mettergli una strana agitazione, quella frenesia che è sempre abbinata al desiderio di nuove conoscenze storico-culturali. Certo Poggio non è estraneo alle indicazioni di siti archeologici, basti pensare ai cartelli di parecchi anni fa che indicavano al passeggero scoperte sensazionali nella Bassa. Le tabelle indicavano espressamente “Alle piramidi” e pertanto i turisti seguendo anche tortuosi percorsi alla fine si imbattevano in cumuli non di rottami bensì di semplice terra. Poteva essere uno scherzo tipico dei buontemponi della zona, ma in essi si accendeva un desiderio irrefrenabile di nuove scoperte storiche a tal punto che non badavano alla moltitudine di andirivieni che poi alla fine s’imbattevano nelle famose montagne di terra. Insomma sembra che le passeggiate “archeologiche” all’ombra delle piramidi, alte smisurate costituite di rottami di cotto, siano ancora una prerogativa di Poggio, cittadina generosa come è e come è sempre stata, nell’illudere l’ipotetico turista che non è tale “per caso”, ma ben determinato a seguire certe suggestioni del passato, specie se in riferimento all’antica civiltà egizia.
Carlo Benfatti
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